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Concimare con il vermicompost

Perchè concimare con il vermicompost?

Riprendendo il filo di lunedì scorso, oggi vediamo come e perché concimare con il vermicompost.

Concimare con il vermicompost equivale a prendersi cura del suolo, della sua fertilità e quindi anche della sua produttività.

Nel nostro articolo:  Humus, cos’è e a cosa serve?, abbiamo visto come le piante abbiano bisogno di sostanza organica per recuperare gli elementi minerali.

Scopriamo assieme quali altri vantaggi porta concimare con il vermicompost.

Che cos’è il vermicompost?

Il vermicompost fa parte della famiglia dei concimi organici, perché è formato in gran parte di sostanza organica umificata.

Il vermicompost è anche conosciuto come ‘Humus di Lombrico’ perché la sua sostanza organica (humus) proviene dalla deiezione del lombrico di lettiera (Eisenia fetida), da non confondere con il lombrico di terra (Lumbricus terrestris).

Il materiale di scarto prodotto dal lombrico è un vero e proprio lievito della terra, perché contiene più di un milione di microrganismi per grammo. Questi microrganismi, che vivono nel lungo intestino del lombrico, vengono passati al vermicompost dove continuano a proliferare.

Quando andiamo a concimare con questo prodotto, ricarichiamo il suolo nella sua parte viva.

Come si ottiene il vermicompost?

Il vermicompost si ottiene a partire dal letame degli animali: ad esempio, CONITALO produce il 100% del suo vermicompost da letame bovino proveniente da allevamenti certificati.

Il letame deve maturare: si tratta di un passaggio molto importante, perché va a determinare la qualità del vermicompost.

Quando il letame è ben maturo, si distribuisce nelle lettiere, dove i lombrichi lo decompongono ulteriormente e lo portano nella forma di humus di lombrico.

Come concimare con il vermicompost?

Il vermicompost è un prodotto vivo, che dev’essere utilizzato in modo da beneficiare quanto più possibile dalla presenza dei microrganismi.

Vi garantiamo che è piuttosto semplice, se si seguono 4 semplici regole:

  1. Non lo lasciare mai al sole. I raggi UV del sole ‘sterilizzano’ il prodotto, perché eliminano i microrganismi. Il vermicompost dev’essere sempre coperto, o con una pacciamatura, o perché viene interrato (ad esempio, con fresatura o rincalzo).
  2. Mantieni umido. L’acqua è vita, tanto per noi, quanto per i microrganismi. Con umidità inferiore al 30%, la loro attività si riduce fino ad arrestarsi.
  3. Distribuiscilo vicino alle radici. Giustamente, i microrganismi eseguono dei ‘microspostamenti’: sono talmente lenti che spesso sono le radici a trovare per prime i microrganismi, che non viceversa. Per facilitare la simbiosi tra radici e microrganismi, considera di mettere il prodotto alla base della pianta, lungo la proiezione della fronda sul terreno. Questo dà un’idea di dove si possono trovare i peli radicali, che sono la parte viva ed in costante crescita della pianta.
  4. Non è terriccio. Le piante crescono al meglio delle loro capacità solo se hanno sostanza organica e minerali. Il vermicompost ha la prima, il terreno ha la seconda. Il dosaggio migliore per la gran parte delle piante è un dosaggio basso, che vada semplicemente a stimolare la pianta.  (Per approfondimenti, rimandiamo all’articolo:  Substrato per piante e vermicompost)

Vediamo ora alcuni esempi di concimazione…

 

Concimare l’ulivo

Per una concimazione pianta a pianta, CONITALO consiglia 2-4 kg di vermicompost ad ulivo, distribuiti effettuando possibilmente una leggera fresatura concentrica dal fusto fino alla massima proiezione della chioma.

Dopo averlo distribuito, è utile ricoprire il prodotto con una pacciamatura.

A seguire, il terreno dev’essere irrigato con poca acqua, fino a che risulti umido ma non del tutto bagnato: il vermicompost trattiene l’acqua a lungo grazie alla sua capacità colloidale, perciò le radici beneficeranno dell’irrigazione molto a lungo.

Concimare i pomodori

Il pomodoro è piuttosto esigente di micro e macro nutrienti. In caso di carenze di azoto, consigliamo di utilizzare Vermicompost liquido ad azione biostimolante 1 L, ad un dosaggio di 5L per ettaro.

La distribuzione di questo prodotto può avvenire sia via manichetta che con sistemi ad aspersione come rotoloni e pivot.

Per la coltivazione in serra, potete seguire queste indicazioni:

1) Concimare con 45 g di  vermicompost per ciascun pozzetto di trapianto, senza irrigare; quindi, collocare le piantine;

2)  Irrigare poco alla volta, a trapianto avvenuto;

3)  Concimare in superficie con ulteriori 45 g a pianta.

Concimare la vite

Parlando di vite, The Worm Up  può essere utilizzato subito dopo la vendemmia, per ripristinare la sostanza organica del suolo, ma può essere utilizzato anche (anzi, soprattutto!) per la ripresa vegetativa in tardo inverno o a inizio primavera.

La concimazione autunnale ha lo scopo di compensare lo sforzo produttivo della pianta. Per raccolti abbondanti, consigliamo 250 g a pianta, o circa 100 g a pianta in caso di raccolti minori.

Diversamente dalla concimazione autunnale, quella primaverile ha lo scopo di risvegliare la vite e riportarla in fretta alla vitalità che aveva prima dell’inverno. In questo caso, consigliamo una concimazione più abbondante, che può variare tra 250 g e 500 g per pianta.

 

Come lo diamo, questo vermicompost?

Dipende dalla  modalità di concimazione impiegata. The Worm Up è disponibile in diverse vagliature, pensate per vari attrezzi e macchinari.

  • Con spandiconcime, spandicompost o interratrici , CONITALO consiglia il  vaglio a 5 mm   o il pellet.
  •  Con macchine ad imbuto largo è possibile utilizzare il vagliato a 30 mm .
  • Con spandiletame, è possibile distribuire anche il nostro formato Tal Quale (non vagliato) .

 

 

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