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Da dove deriva la mimosa e perché si regala l’8 marzo?

Da dove deriva la mimosa e perché si regala l’8 marzo?

La mimosa deriva dal fiore dell’ Acacia dealbata, un arbusto della famiglia delle Mimosaceae.

Nel 1946 venne scelta come simbolo ufficiale per la celebrazione della prima Giornata Internazionale della Donna , istituita l’8 marzo dello stesso anno.

Questa data vuole commemorare un terribile incidente in fabbrica avvenuto l’8 marzo 1908 a New York, in cui avevano perso la vita più di 100 lavoratrici donne.

Ma è solo a partire dal 1946 che la mimosa viene associata a questa giornata.

La scelta della mimosa

La scelta della mimosa è opera di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, dell’UDI (Unione Donne in Italia).

Scelsero questo fiore perché è semplice ed economico, ma ugualmente bello e colorato, perché fiorisce all’inizio di marzo ed è facilmente reperibile.

Infatti all’epoca Roma nei primi giorni di marzo era tappezzata di mimose che crescevano spontaneamente.Si tratta di fiori dal profumo intenso, arrotondati, morbidi e delicati. Infatti in diverse culture, simboleggiano forza e femminilità.

Altri due fiori concorrenti: anemone e garofano

La mimosa venne preferita ad altri due fiori candidati: l’anemone e il garofano.

 

Fiore di Anemone
Anemone

Il primo è un fiore delicato, originario del Sudafrica o del Sud America, chiamato anche “fiore del vento”; rappresenta la fragilità ma anche la speranza e la capacità di rinascere nella cultura cristiana.

 

 

 

Fiore di Garofano
Garofano

Il secondo nel linguaggio dei fiori simboleggia genericamente la virtù e la nobiltà, ma nel tempo è stato anche un simbolo politico, ad esempio era utilizzato da Napoleone per decorare la Legione D’onore e dal movimento socialista.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il nuovo significato della mimosa

A partire dal 1946 questo fiore assume un’accezione  rivoluzionaria: infatti, nei primi anni 50 distribuire mimosa per l’8 marzo era addirittura considerato turbativa dell’ordine pubblico.

Oggi resta il simbolo di un pezzo di storia italiana e della lotta per i diritti delle donne.

Come prendersi cura delle mimose

Le mimose recise durano poco tempo. Per conservarle qualche giorno in più occorre bagnarle con due gocce di limone in acqua limpida e tanta luce oppure possono essere inserite in un bouquet che abbia all’interno una piccola ampolla con la riserva d’acqua.

I fiori e le foglie possono essere rinvigoriti con l’utilizzo del Vermicompost liquido ad azione biostimolante pronto all’uso: è sufficiente spruzzare circa 50 ml al giorno sull’intero bouquet.

Un bouquet di primavera

Per festeggiare le donne in questa giornata, la primavera offre tantissime alternative per preparare tante composizioni floreali.

Le rose in mille sfumature, i lisianthus, i ranuncoli, le ortensie, i toni neutri delle margherite, le peonie, ma anche narcisi, tulipani, fresie, giacinti, iris, e tutti i fiori di campo e le spighe: una cascata di profumi, colori, consistenze.

 

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