
Nell’ultimo articolo abbiamo visto come il lombrico si relaziona con acqua, luce, vegetali ed altri animali. Appurato che vive in terreni umidi, che grazie alla presenza di cellule fotorecettrici che si trovano nel capo riesce a distinguere il buio dalla luce, che si nutre di erbe, foglie secche e resti vegetali, ma che allo stesso tempo costituisce una fonte importante di nutrimento per molti animali (come talpe e topiragno, galline, ricci, tassi, ramarri, merli, aironi e uccelli insettivori) ora vogliamo concentrarci sulle modalità con cui il lombrico interagisce con il terreno.
In un ettaro di terreno si possono contare fino a 4000 lombrichi: questi nel corso di 5 anni sono in grado di digerire ed arare completamente uno strato di 50m di suolo e produrre circa 15 tonnellate di escrementi all’anno, eccellente nutrimento minerale per le piante.
In questa maniera si potrebbe improntare una confronto tra i raccolti di diverse tipologie di frumenti in base allapresenza/assenza di lombrichi nel terreno, così come evidenziato dal grafico seguente: