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Gli Insetti Antagonisti Sostituiranno i Pesticidi?

Insetti antagonisti nella lotta biologica integrata

L’impiego di insetti antagonisti è uno dei sistemi più ecologici e funzionali per difendere le piante dai parassiti.

Mentre i pesticidi hanno ricadute ecologiche dopo l’utilizzo,  gli insetti antagonisti sono estremamente selettivi e non costituiscono un pericolo per altri insetti importanti, come gli impollinatori.

Per ottenere questo servizio da parte loro, il più delle volte è sufficiente rafforzare la presenza degli insetti utili già presenti nell’ambiente.

Negli ambienti naturali, questi insetti tengono spontaneamente sotto controllo gli invertebrati che danneggiano i raccolti;  il fatto che i parassiti arrivino a proliferare indisturbati è sintomo di uno squilibrio ecologico dell’ambiente in cui ci troviamo. 

Pertanto, l’obiettivo è creare le condizioni di insediamento degli insetti antagonisti nel nostro spazio coltivato, al fine di ottenere un beneficio a lungo termine.

Cos’è la lotta integrata?

La lotta integrata in agricoltura è la forma di conduzione agricola in cui i pesticidi, gli insetticidi e gli erbicidi vengono ridotti per almeno il 50% rispetto all’agricoltura convenzionale.

Per quanto riguarda l’utilizzo di questi prodotti, la lotta integrata si colloca a metà tra l’agricoltura convenzionale e quella biologica: rappresenta una sorta di transizione verso un’agricoltura globalmente pulita, rispettosa delle persone e dell’ambiente in cui vivono.

Questa tecnica nasce dalla consapevolezza del fatto che molti prodotti di sintesi molto diffusi sul mercato alterano le reti trofiche dell’ecosistema.

 Per ottenere una protezione contro i parassiti paragonabile a quella che si otterrebbe con tali prodotti, vengono preferibilmente impiegati fattori biotici e abiotici di regolazione interna agli ecosistemi

Alcuni mezzi abiotici riguardano le cosiddette ‘tecniche di autocidio’, come le tecniche di sterilizzazione degli insetti o la diffusione di feromoni per impedire che questi si riproducano.

In alternativa, è possibile promuovere la presenza  degli antagonisti naturali dei parassiti, e utilizzarli come mezzi biologici di controllo.

Quand’è che parliamo di lotta biologica integrata?

Quando ci affidiamo agli insetti per contrastare i nemici delle nostre coltivazioni, stiamo parlando di lotta biologica integrata. 

Esistono numerosi insetti che possono svolgere questo servizio per noi: coccinelle, acari e vespe sono tra i più importanti.

Coccinelle

Le coccinelle sono tra gli insetti antagonisti più utili. Appartengono all’ordine dei coleotteri ed alla sottofamiglia Coccinellidae; all’interno di questo gruppo sono presenti centinaia di specie, che si nutrono di afidi, cocciniglie, acari e persino funghi portatori dell’oidio e della peronospora.

Non solo gli adulti, ma anche le larve della coccinella sono carnivore e provvedono all’eliminazione degli afidi.

Se il vostro giardino è soggetto ad attacchi da parte dei parassiti sopra citati, potete dedicare un angolo ad alcune piante che sembrano essere in grado di attrarre le coccinelle:

  • Cavolfiori e cavolo broccolo
  • Calendula
  • Potentilla 
  • Tarassaco 
  • Rafano 
  • Timo
  • Ortica 

Oltre a ciò è necessario assicurare la presenza di sassi o tronchi di alberi a corteccia irregolare, dal momento che questi coleotteri possono avere bisogno di stare al riparo dalle intemperie e dai loro predatori.

Alcuni elementi come siepi, pietraie, alberi sviluppati, sono sufficienti; in alternativa è possibile costruire dei bugs hotel, di cui trovate le istruzioni seguendo questo link.

Se non hai pazienza che il tuo bugs hotel si popoli da solo, potrai accellerare la presenza acquistandoli direttamente da ditte specializzate come ad esempio la KOPPERT ITALIA.

Acari entomofagi

Gli acari sono dei microscopici aracnidi, caratterizzati dalla fusione del cefalotorace con l’addome: per questo il loro corpo appare come un pezzo unico, senza soluzione di continuità.

Possiamo trovare gli acari in una moltitudine di ambienti diversi: dai boschi, ai prati, all’interno delle case.

Anche le loro abitudini alimentari sono varie, tuttavia esistono alcuni di essi che sono predatori entomofagi, come l’acaro Amblyseius swirskii (nella foto sottostante). Questi piccoli cacciatori possono tenere sotto controllo tripidi, aleurodidi, afidi e ragnetti rossi.

Vespe

La vespa cartonaia sociale (Polistes dominulus) è una vespa predatrice molto comune.

Superando la paura di essere punti, alcuni ricercatori dell’University College di Londra e dell’Università di San Paolo, in Brasile, hanno dimostrato che le vespe possono ridurre le popolazioni di parassiti e proteggere così le piante dai danni che essi potrebbero causare.

Durante le osservazioni in campo, hanno scoperto che le vespe svolgono in maniera molto accurata e precisa il loro compito, andando ad estrarre dalle piante i parassiti annidati al loro interno.

Le vespe cartonaie sociali potrebbero essere un’alternativa economica e accessibile di controllo dei parassiti per i piccoli agricoltori.

Oltre alle vespe cartonaie, esistono molte altre specie che non sono state oggetto di studio.

Ad esempio ci sono vespe solitarie, che si specializzano a cacciare un particolare insetto, oppure quelle che vivono in comunità. Queste sono più generaliste, anche se mantengono una preferenza per afidi e bruchi, che sono tra gli artropodi infestanti più temuti dagli agricoltori.

 

Sostenibilità economica o ambientale?

Sentiamo continuamente parlare di transizione ecologica, ma il più delle volte non ci viene dato un esempio di cosa ciò voglia dire.

Forse è si sta delineando l’opportunità di intraprendere un percorso che vada nella giusta direzione. 

Il potenziale c’è: il valore economico del servizio di controllo dei parassiti da parte degli insetti antagonisti in tutto il mondo è stato stimato per 416 miliardi di dollari.

Ma soffermiamoci a riflettere anche sul valore ecologico del loro servizio: potrebbe essere un’opportunità di abbandonare gli insetticidi in favore di un sistema che, oltre a proteggere le nostre coltivazioni, protegga l’ambiente.

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