
Sai cos’è l’humus?
Se ti sei chiesto cosa sia l’humus, sicuramente ti sarai imbattuto in una ricerca sul web che ti ha ricondotto alla classica definizione che descrive l’humus dal punto di vista chimico, ma che non ci dice molto sulla sua funzione e sulla sua importanza per il suolo e per le piante.
Probabilmente qualcuno di voi avrà letto il testo di Nastati E., Come stimolare i processi di formazione dell’humus nel terreno con i preparati omeodinamici, estratto da “Albios”, n. 25 – Primavera 2006, Trieste, p. 11, se no voglio riportarne l’estratto che recita:
<< Esso nasce dall’unione di due componenti: la sostanza organica che si decompone nel terreno e la roccia che, disgregandosi, forma l’argilla. Sarà il lombrico con i batteri, actinomiceti, funghi, alghe ad unire questi due complessi fino a determinare la formazione dell’Humus. […] Il suo processo di formazione è estremamente delicato
tanto che nessuno scienziato è mai riuscito a “trovare “ la formula dell’”humus”: come dire che la Vita sfugge ai calcoli ed alle formule chimico-fisiche.>>
La formula magica dell’humus non esiste!
Ebbene si è davvero un miracolo della natura… e per quanto sembri assurdo, non si può replicare in laboratorio!
Lasciando da parte per il momento la chimica, considera l’humus come un magazzino di sostanza organica ed elementi nutritivi, moltissimi dei quali sono fondamentali per la crescita della pianta.
Ma da dove arrivano questi elementi? Il ciclo naturale fa si che ogni essere vivente, prima o poi, muoia e si decomponga.
I promotori della decomposizione sono i microrganismi che, a seconda delle condizioni, possono far avvenire la mineralizzazione, ovvero formare elementi minerali subito disponibili per la pianta oppure, possono creare l’humus, cioè la scorta di sostanza organica del suolo.
A causa della loro conformazione, le radici possono assorbire solo gli elementi minerali, ovvero la forma più semplice in cui le sostanze si possono trovare nel suolo.
Questi elementi si trovano nel terreno in piccolissime quantità e non sono sufficienti a soddisfare le esigenza nutrizionali della pianta. Per questo motivo, la pianta cerca di prendere i nutrienti dalla scorta di humus del terreno come fosse una banca, ma ha bisogno dell’aiuto dei microrganismi, che sono in grado di estrarre da humus i preziosissimi elementi minerali.
La banca dell’humus
Il suolo dovrebbe contenere una buona quantità di sostanza organica, che si mantenga come una banca alla quale i lombrichi ed i microrganismi possano attingere per formare humus.
La pianta trae un enorme vantaggio dalla presenza dei microrganismi, perciò cerca di tenerli loro alleati fornendo loro gli zuccheri dei quali si nutrono.
Si potrebbe pensare che sia sufficiente fornire alla pianta gli elementi minerali, ad esempio attraverso i concimi sintetici, senza preoccuparsi della presenza dell’humus o dei microrganismi.
Ma la concimazione sintetica da sola non basta, perché una volta esaurita quella, le piante vanno facilmente incontro a gravi carenze nutritive. In realtà l’uso sempre più intensivo di questi concimi chimici è la colpevole della sterilizzazione dei nostri suoli giorno dopo giorno.
Perdere la scorta di humus significa perdere la fertilità del suolo.
Quando un suolo è ricco di riserve di humus
Valori:
- tra 1% e 2% definiscono terreni con livelli di humus: SCARSI
- tra 2% e 3% definiscono terreni con livelli di humus: MODERATI
- uguali o maggiori a 3% definiscono terreni con livelli di humus: MEDI
- 3% ed il 5% definiscono terreni con livelli di humus: BUONI
Possiamo asseverare che maggiore è la percentuale di humus e maggiore sarà la fertilità del suolo.
I benefici dell’humus
Molto spesso l’humus viene introdotto nel terreno per stimolare la crescita e lo sviluppo delle piante. Inoltre, l’humus contribuisce ad aumentare la resistenza al gelo delle colture e la loro resistenza a vari tipi di malattie. Con il suo alto contenuto nel terreno, acquisisce un ricco colore scuro, in conseguenza del quale accumula meglio l’energia solare.
Come si fa ad aumentare i livelli di humus nel proprio terreno?
Ora che hai capito come si forma è chiaro come integrare i suoli di questa prezioso elemento.
Normalmente il letame di mucca, grazie all’azione dei suoi due stomachi (stomaco e rumine) è uno dei più preziosi innescatori di humus poiché ricco di colonie di micro organismi che possono metterci da 1 fino a 3 anni ad elaborare humus.
Oltre a praticare continue tecniche agronomiche utili a preservare i nostri suoli è possibile addizionare piccole dosi di humus di lombrico nei propri orti, prati e coltivazioni.
L’humus di lombrico è il più potente dei concimi organici pronto all’uso, è una vera e propria immissione di denaro liquido all’interno del circuito bancario del suolo dalla quale le piante possono attingere per soddisfare i propri bisogni alimentari.