
L’oliveto รจ senza dubbio una delle coltivazioni di maggior prestigio del nostro Paese.
Questi magnifici alberi caratterizzano il paesaggio di regioni quali Puglia, Calabria, Sicilia, Lazio e Toscana.
ร sicuramente la coltura piรน antica della Penisola: infatti vanta una tradizione millenaria.
L’olivo รจ una pianta xerofita, perchรฉ vivere necessita di un clima caldo e secco.
D’altra parte, se i terreni sono troppo aridi,ย possono incorrere in una carenza di sostanza organica ed in una conseguente riduzione della produttivitร degli olivi.
Questo perchรฉ senza sostanza organica si verifica una perdita di fertilitร del terreno.
Ciรฒ puรฒ provocare a sua volta uno stress idrico alla pianta, pregiudicando la fioritura, l’allegagione, l’indurimento del nocciolo e il successivo accrescimento dei frutti.
Queste condizioni a loro volta provocano la cascola estiva delle drupe (le olive), lo scarso accrescimento di quelle rimaste e la loro minore resa in olio.
A questo fenomeno possiamo imputare tre cause principali:
- le lavorazioniย meccaniche, che compattano il terreno e riducono l’aerazione.
- I fertilizzanti minerali, che riducono la presenza di microbiologia ed interferiscono con i naturali cicli degli elementi.
- la permanenza della coltura che, senza rotazione, comporta una carenza degli elementi maggiormente asportati.
Come tutte le piante, anche l’ulivo รจ in grado di assorbire le sostanze nutritive solo dopo che queste sono state processate dai batteri.
Questi microrganismi del suolo perรฒ sopravvivono e proliferano esclusivamente nei suoli fertili, cioรจ quelli dotati di sostanza organica umificata.
Senza di essa il suolo resta privo di batteri e senza batteri i suoli diventano sempre meno produttivi.
Come aumentare la fertilitร del suolo
Quello che viene considerato un classico rimedio a questo problema รจ la concimazione N-P-K.
Tuttavia, essa da sola non รจ sufficiente, perchรฉ senza microrganismi del suolo,ย la risposta della pianta alla concimazione sarร inferiore.
Inoltre, la concimazione chimica porta con sรฉ il rischio di sterilizzare ulteriormente il terreno.
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Soil Science, lโuso prolungato della concimazione chimica determina la diminuzione dell’attivitร dei microrganismi del suolo andando ad incidere negativamente sulla resa delle olive e sulla qualitร dei frutti.
Per evitare questa perdita di fertilitร si puรฒ soltanto ricorrere alla concimazione organica.
L’humus di lombrico come apporto di sostanza organica
In molte zone a vocazione olivicola รจ tradizione utilizzare il letame per la concimazione: questo viene fatto soprattutto perchรฉ รจ facilmente reperibile.
Eppure, non sempre il letame va bene per la concimazione perchรฉ il suo effetto dipende dal suo grado di maturazione.
La maturazione del letame avviene solo dopo che questo ha superato la fase termofila, che perรฒ non sempre si verifica in modo omogeneo all’interno del cumulo.
Inoltre, dal momento che la grana del letame รจ piuttosto grossa, molte delle sue parti possono risultare indecomposte alla fine del processo.
La sostanza organica umificata
Ciรฒ che manca spesso al letame รจ un alto tenore di sostanza organica umificata, cioรจ stabilizzata.ย Rispetto al letame, il vermicompost ne contiene dalle tre alle cinque volte di piรน.
La sostanza organica umificata rappresenta proprio quellโelemento indispensabile per i batteri che saranno i promotori dellโassimilazione di azoto, fosforo e potassio da parte delle radici.
Grazie al suo potere ammendante, migliora l’aereazione, la permeabilitร e la ritenzione idrica del suolo, favorendo da un lato lo sviluppo delle radici, dall’altro la proliferazione dei batteri utili.
Senza contare il fatto che l’humus di lombrico contiene giร di per sรฉ un denso microhabitat ricco di batteri in grado di avviare le simbiosi radicali.
Con una concimazione a base di vermicompost, essi tornano a proliferare nel suolo, restituendo alle radici la capacitร di assorbire nutrienti e minerali giร presenti nel suolo.
I risultati della ricerca scientifica
Una ricerca universitaria pubblicata dalla rivista Springer Nature, ha potuto quantificare lโaumento di microrganismi contenuti nel suolo dellโuliveto in seguito alla concimazione con vermicompost: rispetto alla concimazione chimica e a quella organica tradizionale, il patrimonio microbiologico del terreno risultava raddoppiato.
Modalitร di spandimento dell’humus di lombrico
Il vermicompost The Worm Up รจ lโideale per la concimazione di fondo: con 10 quintali di questo fertilizzante si riescono ad apportare ben 560 Kg ย di sostanza organica per ettaro.
Per una concimazione pianta a pianta, CONITALO consiglia 2-4 kg di vermicompost ad ulivo, distribuiti seguendo la proiezione della chioma.
Con The Worm Up non bisogna preoccuparsi del sovradosaggio, perchรฉ non brucia le radici.
Dopo averlo distribuito, รจ importante ricoprire il prodotto con una pacciamatura, per limitare la sua ossidazione.
A seguire, il terreno devโessere irrigato fino a che risulti umido ma senza creare ristagni d’acqua: il vermicompost trattiene lโacqua a lungo grazie alla sua capacitร colloidale, perciรฒ le radici beneficeranno dellโirrigazione molto a lungo.
Vagliature e formati dell’humus di lombrico
The Worm Up รจ disponibile in diverse vagliature, a seconda della modalitร di concimazione impiegata.
Per le spandiconcime o le interratrici di piccolo calibro, consigliamo il prodotto vagliato a 5 mm.
In caso di interramento manuale, o con macchinari a calibro grande, รจ possibile utilizzare il vagliato a ย 30 mm .
Consigliamo il ย pellet laddove non sia possibile lavorare il terreno: ad esempio in presenza di inerbimento, รจ possibile spargere l’humus pellettato ed irrigare subito dopo per far sciogliere i chicchi direttamente nel terreno.
Infine, il formato Tal Quale (non vagliato), รจ compatibile con le piรน comuni spandiletame.
The Worm Up รจ disponibile anche inย formato liquido: grazie alla sua formula biostimolante, รจ lโideale se usato come fertilizzante fogliare, soprattutto nel periodo che precede la fioritura.