
Con la fine del mese di agosto la concimazione estiva del frutteto è sicuramente una fase molto delicata.
Agrumi, pomacee, ciliegie di varietà tardive e piccoli frutti è arrivato il tanto atteso momento della raccolta!
Per queste piante, la fase di allegagione si è prolungata lungo la stagione più difficile, quanto a nutrienti ed acqua nel suolo.
Di conseguenza, se il terreno del frutteto non è stato preparato a dovere nei mesi precedenti, o se l’estate ha messo alla prova le piante, queste tenderanno a ridurre il raccolto per conservare le energie.
Come stimolare la fruttificazione?
Per capire se una pianta sta facendo fatica a dare frutto, dobbiamo osservare la forma dei frutticini. Se sono piccoli e rugosi, significa che la linfa non sta più raggiungendo i rami che portano i frutti, magari a causa di una carenza di acqua o di nutrienti.
Fortunatamente è ancora possibile intervenire in questa fase, utilizzando dei biostimolanti ad azione fogliare. Questi trattamenti sfruttano la capacità della foglia di assorbire piccole molecole, come ormoni, acidi umici e acidi fulvici, in modo da superare la risposta fisiologica allo stress ed avviarsi ad una rapida ripresa. Seguendo il link potete trovare questo argomento approfondito in un precedente articolo.
L’effetto biostimolante del vermicompost
Il vermicompost non è solo un concime organico: grazie alle lunghe catene di acidi umici e fulvici, possiede anche proprietà biostimolanti ed effetti ormonosimili.
Per ottenere una buona fruttificazione, la somministrazione di humus liquido ad azione biostimolante fa sì che le cellule dell’ovario (dove si forma il frutto) vengano raggiunte dalle gibberelline, una classe di ormoni responsabili proprio della fruttificazione. Gli ormoni vegetali agiscono in dosi molto basse, perché non apportano direttamente il loro effetto, ma scatenano una serie di risposte a cascata nella fisiologia cellulare.
Nel caso del frutteto, il dosaggio fisiologico dell’humus liquido è di 5 mL per pianta, che devono essere diluiti in 1L o più di acqua da distribuire quanto più omogeneamente possibile sulla chioma dell’albero. La frequenza di applicazione dipende dalla quantità di frutticini indeboliti.
Concimazione solida durante l’estate
Anche in questa stagione la concimazione solida resta un’opzione valida.
Pur essendo un fertilizzante a rilascio medio-lento, durante l’estate, a causa dell’elevata temperatura del suolo, la decomposizione e mineralizzazione del vermicompost procede più intensamente: è possibile quindi sfruttare questa caratteristica per ricaricare velocemente il terreno subito dopo lo sforzo produttivo delle piante.
In questo caso il dosaggio dev’essere basso, equivalente ad 1-2 kg a pianta, per accompagnare la pianta verso il riposo vegetativo autunnale ed invernale.
Lavorazione del terreno del frutteto
A fine estate, il terreno del frutteto non richiede lavorazioni particolari, a parte il taglio dell’erba di interfilare. In questo periodo l’erba potrà essere lasciata in campo a decomporre in modo da poter fornire una buona quantità di nutrienti.
Nel caso in cui il frutteto venga lasciato privo di inerbimento, come nelle coltivazioni di olivo e nocciolo, è necessario effettuare delle lavorazioni superficiali per evitare la formazione di croste e spaccature. Questo intervento viene in genere effettuato nella prima decade del mese e ripetuto nell’ultima settimana.
Irrigazioni
Infine, non bisogna mai trascurare l’irrigazione in questo periodo. Probabilmente le irrigazioni sono l’intervento più importante da eseguire nel frutteto.
La frequenza di irrigazione dipende da pianta a pianta: ad esempio, per i meli bisogna in media attendere 4 giorni tra un’irrigazione e l’altra se si dispone di un impianto a scorrimento; per altre tipologie di impianto, possono trascorrere anche 5 o 6 giorni.
In ogni caso, è meglio evitare di esagerare con l’irrigazione per non indurre una perdita di nutrienti del terreno per dilavamento.